Conservata nella sacrestia dell’oratorio, questa raffigurazione del Cenacolo, già attribuita a Francesco Bruno, presenta connotati stilistici di primo Seicento e va messa in rapporto piuttosto con l’attività di Giovanni Battista Casanova e dei Niggi, i quali realizzarono sulla fine del XVI secolo e in tutto il successivo opere che traducevano con finalità didattica i messaggi rigoristici della Controriforma. È pertanto ragionevole avanzare il nome di Bartolomeo Niggi, il quale potrebbe averlo realizzato non molto dopo l’istituzione della confraternita di San Pietro, avvenuta nel 1599. Nell’affermare il significato comunitario dell’Eucarestia, il soggetto intendeva anche sottolineare agli aderenti il dovere di rispettare le regole e le usanze del sodalizio.
Conservata nella sacrestia dell’oratorio, questa raffigurazione del Cenacolo, già attribuita a Francesco Bruno, presenta connotati stilistici di primo Seicento e va messa in rapporto piuttosto con l’attività di Giovanni Battista Casanova e dei Niggi, i quali realizzarono sulla fine del XVI secolo e in tutto il successivo opere che traducevano con finalità didattica i messaggi rigoristici della Controriforma. È pertanto ragionevole avanzare il nome di Bartolomeo Niggi, il quale potrebbe averlo realizzato non molto dopo l’istituzione della confraternita di San Pietro, avvenuta nel 1599. Nell’affermare il significato comunitario dell’Eucarestia, il soggetto intendeva anche sottolineare agli aderenti il dovere di rispettare le regole e le usanze del sodalizio.