Nel 1601, all'Officina plantiniana presso Moretus, ad Anversa, venne stampato il Theatrum orbis terrarum di Abrahm Ortelius, il primo esempio di Atlante cartografico.
L'opera è di elevatissimo valore culturale e scientifico e con essa il suo autore, Ortelius (latinizzato da Ortels), diede inizio, insieme a Mercatore, alla cartografia fiamminga: l'atlante ha rischiato di lasciare l'Italia ed è stato acquistato dalla Regione Liguria tramite la procedura dell'acquisto coattivo.
Il volume, mutilo di una sola tavola geografica (l'Islanda), è di grandissimo pregio e di edizione estremamente curata: la legatura è stata realizzata in assi di legno rivestite in pelle, con borchie e, come dimostrato dalle ricerche bibliografiche condotte dal Servizio Programmi Culturali e Spettacolo della Regione Liguria, esiste in Italia in sole due copie, una presso la Biblioteca Statale Marucelliana di Firenze e l'altra presso la Biblioteca Apostolica del Vaticano. Nel mondo, invece, ne esisterebbero altri otto esemplari.
L'acquisto coattivo è avvenuto a seguito di una serie di verifiche e ricerche effettuate dal Servizio Programmi Culturali e Spettacolo che nello specifico hanno riguardato:
L'Atlante è stato così sottratto all'uscita definitiva dal territorio nazionale ed appartiene ora al patrimonio culturale ligure: in futuro sarà esposto con le cautele e la sorveglianza necessarie alla salvaguardia di un così importante bene culturale.