Il Museo trae origine da iniziative pioneristiche che, già negli anni ’60 del secolo scorso e avendo come riferimento la Parrocchia, intendevano conservare e valorizzare, nell’ambito di più generali interventi di istruzione, la cultura contadina locale.
Dopo una prima fase di studio sulla tradizione orale attraverso interviste, recupero di documenti e registrazione di filmati, negli anni ‘70 l’attività si rivolge specialmente all’individuazione e alla raccolta di oggetti, attrezzi da lavoro e suppellettili un tempo di uso comune nelle case rurali del territorio cui, successivamente, si aggiunge la documentazione fotografica e la schedatura del materiale.
Oggi l’esposizione ricostruisce la vita quotidiana e il lavoro agricolo seguendo i cicli completi di lavorazione del latte, del vino, del grano, della canapa e della castagna. Tra i numerosi reperti, fra cui alcuni di grande interesse, sono compresi rari abiti artigianali in mezzalana, tradizionalmente parte del corredo delle ragazze.
Il Museo ha partecipato e partecipa a progetti di ricerca con varie università europee, tra cui Genova, Nottingham, Tolosa, Granada, Bergen.
Il Museo trae origine da iniziative pioneristiche che, già negli anni ’60 del secolo scorso e avendo come riferimento la Parrocchia, intendevano conservare e valorizzare, nell’ambito di più generali interventi di istruzione, la cultura contadina locale.
Dopo una prima fase di studio sulla tradizione orale attraverso interviste, recupero di documenti e registrazione di filmati, negli anni ‘70 l’attività si rivolge specialmente all’individuazione e alla raccolta di oggetti, attrezzi da lavoro e suppellettili un tempo di uso comune nelle case rurali del territorio cui, successivamente, si aggiunge la documentazione fotografica e la schedatura del materiale.
Oggi l’esposizione ricostruisce la vita quotidiana e il lavoro agricolo seguendo i cicli completi di lavorazione del latte, del vino, del grano, della canapa e della castagna. Tra i numerosi reperti, fra cui alcuni di grande interesse, sono compresi rari abiti artigianali in mezzalana, tradizionalmente parte del corredo delle ragazze.
Il Museo ha partecipato e partecipa a progetti di ricerca con varie università europee, tra cui Genova, Nottingham, Tolosa, Granada, Bergen.