La Valle del Lagorara si trova nell'Alta Val di Vara, in Comune di Maissana; ricca di castagni, percorsa dal rio omonimo, si è conservata sostanzialmente intatta e presenta aspetti paesaggistici particolarmente suggestivi. Dal 1987, tuttavia, ha un ulteriore e straordinario motivo di interesse: vi è stata infatti individuata, in un’area posta a circa 750 metri di altitudine e che si estende per alcune centinaia di metri, una antica miniera di diaspro, giudicata dagli esperti di grande importanza storico scientifica a livello internazionale, poiché rappresenta un rarissimo caso di cava a cielo aperto e per di più di grandi dimensioni.
Campagne di scavo e studi successivi hanno consentito di determinare che, in un periodo che va tra il 3500 e il 2000 avanti Cristo circa, i nostri antenati hanno estratto nella zona il diaspro, una pietra sedimentaria silicea dal caratteristico colore rosso acceso utile a realizzare punte di freccia e vari strumenti di lavoro, lasciando numerosi segni della propria presenza e attività.
La visita al sito, che si effettua a piedi, ha inizio nel Centro di accoglienza dove sono esposti frammenti di diaspro e reperti provenienti dall’antica miniera.
La Valle del Lagorara si trova nell'Alta Val di Vara, in Comune di Maissana; ricca di castagni, percorsa dal rio omonimo, si è conservata sostanzialmente intatta e presenta aspetti paesaggistici particolarmente suggestivi. Dal 1987, tuttavia, ha un ulteriore e straordinario motivo di interesse: vi è stata infatti individuata, in un’area posta a circa 750 metri di altitudine e che si estende per alcune centinaia di metri, una antica miniera di diaspro, giudicata dagli esperti di grande importanza storico scientifica a livello internazionale, poiché rappresenta un rarissimo caso di cava a cielo aperto e per di più di grandi dimensioni.
Campagne di scavo e studi successivi hanno consentito di determinare che, in un periodo che va tra il 3500 e il 2000 avanti Cristo circa, i nostri antenati hanno estratto nella zona il diaspro, una pietra sedimentaria silicea dal caratteristico colore rosso acceso utile a realizzare punte di freccia e vari strumenti di lavoro, lasciando numerosi segni della propria presenza e attività.
La visita al sito, che si effettua a piedi, ha inizio nel Centro di accoglienza dove sono esposti frammenti di diaspro e reperti provenienti dall’antica miniera.