In posizione sopraelevata sorgeva l'antico "castrum de Sarzano", nato come insediamento e presidio militare dei Vescovi di Luni, documentato dal diploma di Ottone I nel 963, citato come Curtis nei successivi privilegi di Federico I nel 1180 e di Enrico VI nel 1191 e nel 1203 come granaio del Vescovo.
La fortezza di Sarzanello è chiamata fortezza di Castruccio, ma in realtà Castruccio Castracani, Visconte di Luni per 14 anni, dal 1314 al 1328, vi abitò saltuariamente. Successivamente, all'inizio del quindicesimo secolo, Tommaso di Campofregoso diede il via ad alcuni lavori che portarono alla costruzione di una torre quadrata, forse il maschio. Con la dominazione fiorentina, nell'ambito del programma di rinnovamento del sistema difensivo della città, gli architetti militari Luca del Caprina e il Francione iniziarono nel 1488 la nuova struttura triangolare, completando la torre e demolendo il vecchio castrum, in ossequio alle teorie di Francesco di Giorgio Martini sull'architettura militare.
Nel 1500 Pietro Biancardo e Matteo Civitali costruirono i parapetti ed il fossato intorno al perimetro della fortezza, divenuta proprietà del genovese Banco di San Giorgio. Nel 1502 fu costruito poi il rivellino a difesa dell'ingresso della fortezza che inglobò, probabilmente, la vecchia torre del castrum, raggiungendo la consistenza attualmente conservata. Le cannoniere sono dovute ad adeguamenti apportati dai francesi nella prima metà del 1700.
La fortezza è attualmente museo di sé stessa, saltuariamente utilizzata anche per eventi e simulazioni storiche.
In posizione sopraelevata sorgeva l'antico "castrum de Sarzano", nato come insediamento e presidio militare dei Vescovi di Luni, documentato dal diploma di Ottone I nel 963, citato come Curtis nei successivi privilegi di Federico I nel 1180 e di Enrico VI nel 1191 e nel 1203 come granaio del Vescovo.
La fortezza di Sarzanello è chiamata fortezza di Castruccio, ma in realtà Castruccio Castracani, Visconte di Luni per 14 anni, dal 1314 al 1328, vi abitò saltuariamente. Successivamente, all'inizio del quindicesimo secolo, Tommaso di Campofregoso diede il via ad alcuni lavori che portarono alla costruzione di una torre quadrata, forse il maschio. Con la dominazione fiorentina, nell'ambito del programma di rinnovamento del sistema difensivo della città, gli architetti militari Luca del Caprina e il Francione iniziarono nel 1488 la nuova struttura triangolare, completando la torre e demolendo il vecchio castrum, in ossequio alle teorie di Francesco di Giorgio Martini sull'architettura militare.
Nel 1500 Pietro Biancardo e Matteo Civitali costruirono i parapetti ed il fossato intorno al perimetro della fortezza, divenuta proprietà del genovese Banco di San Giorgio. Nel 1502 fu costruito poi il rivellino a difesa dell'ingresso della fortezza che inglobò, probabilmente, la vecchia torre del castrum, raggiungendo la consistenza attualmente conservata. Le cannoniere sono dovute ad adeguamenti apportati dai francesi nella prima metà del 1700.
La fortezza è attualmente museo di sé stessa, saltuariamente utilizzata anche per eventi e simulazioni storiche.