Il Castrum Petrae (il castello di Pietra), aveva costituito nel VII-VIII secolo, con molta probabilità, il limes, ovvero il confine, l'ultimo baluardo del territorio romano-bizantino, posto a difesa del progressivo estendersi dello stanziamento longobardo. Distrutto probabilmente da Rotari, è stato riedificato nel XII secolo dal Vescovo di Albenga ed è stato al centro delle mire dei marchesi del Carretto.
I numerosi tentativi di impadronirsi del castello sono rimasti vani poiché nel XIV secolo tutta la zona veniva acquisita da Genova. I resti del castello sono tuttora visibili, sia pure nella forma che hanno assunto dopo i profondi rimaneggiamenti operati nel Cinquecento e nei periodi successivi. Oggi alcuni ambienti, riportati alla struttura originaria in pietra e mattoni dell'età medievale, con le belle volte a vista, sono sede di noti ristoranti.
Il Castrum Petrae (il castello di Pietra), aveva costituito nel VII-VIII secolo, con molta probabilità, il limes, ovvero il confine, l'ultimo baluardo del territorio romano-bizantino, posto a difesa del progressivo estendersi dello stanziamento longobardo. Distrutto probabilmente da Rotari, è stato riedificato nel XII secolo dal Vescovo di Albenga ed è stato al centro delle mire dei marchesi del Carretto.
I numerosi tentativi di impadronirsi del castello sono rimasti vani poiché nel XIV secolo tutta la zona veniva acquisita da Genova. I resti del castello sono tuttora visibili, sia pure nella forma che hanno assunto dopo i profondi rimaneggiamenti operati nel Cinquecento e nei periodi successivi. Oggi alcuni ambienti, riportati alla struttura originaria in pietra e mattoni dell'età medievale, con le belle volte a vista, sono sede di noti ristoranti.