Nella primavera del 1549 il corsaro Torghud, meglio conosciuto come Dragut, si dirige sul Tigullio per compiere saccheggi e catturare prigionieri. La sorpresa fu assoluta e agli abitanti quindi non rimase che la fuga. Ingenti furono anche i danni materiali subiti dal borgo per la devastazione delle botteghe, dei laboratori artigianali e delle case.
L'assalto ha spinto i rapallesi a perorare presso il Senato genovese l'edificazione di un forte a protezione della spiaggia. Il tecnico indicato era Antonio Carabo, comacino, architetto del Comune di Genova. A lui si deve pertanto la scelta dell'ubicazione del forte, il modello e il progetto della costruzione.
Il forte ha subito nel corso degli anni modificazioni e ampliamenti cambiando anche la destinazione originaria. Temporaneamente utilizzato quale abitazione del Capitano nel XVII secolo, ha operato anche come carcere, disponendo persino d'una cappella per i detenuti. Passato in proprietà dello Stato è stato adattato a sede della Guardia di Finanza, pur permanendovi il carcere mandamentale.
Nel 1958 è stato acquistato dall'Amministrazione Comunale e nel 1963 sono state avviate radicali opere di recupero che lo hanno trasformato in una prestigiosa sede espositiva, resa ancor più suggestiva e valorizzata dai lavori di restauro.
Nella primavera del 1549 il corsaro Torghud, meglio conosciuto come Dragut, si dirige sul Tigullio per compiere saccheggi e catturare prigionieri. La sorpresa fu assoluta e agli abitanti quindi non rimase che la fuga. Ingenti furono anche i danni materiali subiti dal borgo per la devastazione delle botteghe, dei laboratori artigianali e delle case.
L'assalto ha spinto i rapallesi a perorare presso il Senato genovese l'edificazione di un forte a protezione della spiaggia. Il tecnico indicato era Antonio Carabo, comacino, architetto del Comune di Genova. A lui si deve pertanto la scelta dell'ubicazione del forte, il modello e il progetto della costruzione.
Il forte ha subito nel corso degli anni modificazioni e ampliamenti cambiando anche la destinazione originaria. Temporaneamente utilizzato quale abitazione del Capitano nel XVII secolo, ha operato anche come carcere, disponendo persino d'una cappella per i detenuti. Passato in proprietà dello Stato è stato adattato a sede della Guardia di Finanza, pur permanendovi il carcere mandamentale.
Nel 1958 è stato acquistato dall'Amministrazione Comunale e nel 1963 sono state avviate radicali opere di recupero che lo hanno trasformato in una prestigiosa sede espositiva, resa ancor più suggestiva e valorizzata dai lavori di restauro.