Sulla piazza del Municipio, nel paese vecchio, si trovano i resti del castello duecentesco: sono ancora visibili tratti delle mura e del paramento murario del castello, nonché l'imponente torre a pianta rettangolare, alta 80 metri e chiamata Turris Magna.
Il Castello è detto anche Palazzo Vescovile, in quanto viene fatto edificare dal vescovo di Luni Enrico da Fucecchio nel 1273-1274, lungo il perimetro della precedente struttura fortificata di Santa Maria, databile al XII secolo.
Il Castello è stato infatti residenza dei vescovi-conti di Luni durante le lotte tra Guelfi e Ghibellini di Sarzana. Qui il 6 ottobre 1306 l'ultimo dei vescovi-conti di Luni, Antonio Nuvolone da Camilla, firmò l'atto di pace con Francesco Malaspina di Mulazzo, a sancire la fine del potere temporale dei Vescovi di Luni: questo fatto viene ricordato anche perché Dante Alighieri si adoperò come paciere ed intermediario.
Sulla piazza del Municipio, nel paese vecchio, si trovano i resti del castello duecentesco: sono ancora visibili tratti delle mura e del paramento murario del castello, nonché l'imponente torre a pianta rettangolare, alta 80 metri e chiamata Turris Magna.
Il Castello è detto anche Palazzo Vescovile, in quanto viene fatto edificare dal vescovo di Luni Enrico da Fucecchio nel 1273-1274, lungo il perimetro della precedente struttura fortificata di Santa Maria, databile al XII secolo.
Il Castello è stato infatti residenza dei vescovi-conti di Luni durante le lotte tra Guelfi e Ghibellini di Sarzana. Qui il 6 ottobre 1306 l'ultimo dei vescovi-conti di Luni, Antonio Nuvolone da Camilla, firmò l'atto di pace con Francesco Malaspina di Mulazzo, a sancire la fine del potere temporale dei Vescovi di Luni: questo fatto viene ricordato anche perché Dante Alighieri si adoperò come paciere ed intermediario.