Le parti ancora visibili di questo acquedotto manifestano la conoscenza delle tecniche costruttive tipiche dell'acquedotto romano anche se, i materiali impiegati e il modo di porli in opera fanno propendere per una realizzazione databile al XVI secolo.
In passato l'acquedotto, lungo circa 2 miglia, alimentava il borgo di Corvara, allora capoluogo podestarile, e le frazioni di Beverino, Bracelli e Pignone.
Le parti ancora visibili di questo acquedotto manifestano la conoscenza delle tecniche costruttive tipiche dell'acquedotto romano anche se, i materiali impiegati e il modo di porli in opera fanno propendere per una realizzazione databile al XVI secolo.
In passato l'acquedotto, lungo circa 2 miglia, alimentava il borgo di Corvara, allora capoluogo podestarile, e le frazioni di Beverino, Bracelli e Pignone.