Nel 1361 l'abbazia genovese di Santo Stefano acquistava il terreno per edificarvi una nuova costruzione. Da allora la Cervara è cresciuta e si è arricchita.
Nasce così la Congregazione di San Gerolamo della Cervara: il monastero era esente dai controlli locali, dipendeva dalla Santa Sede, il suo priore rimaneva in carica fino alla morte. Grazie all'esenzione di pesanti gabelle, lo stato di privilegio è cresciuto sempre più, tanto da ottenere da papa Eugenio IX, nel 1435, la facoltà di assolvere pirati e usurai da qualunque reato o pena mediante l'erogazione di una somma di denaro per la nuova fabbrica.
La Cervara è diventata abbazia nel 1546 e, in seguito a violente scorrerie viene fortificata con torri di difesa e subisce notevoli trasformazioni architettoniche, fra cui la costruzione dei chiostri. Nel 1798 comincia una rapida decadenza: in seguito alla soppressione delle corporazioni religiose imposta dal regime napoleonico il monastero viene abbandonato, saccheggiato e ridotto a casa colonica.
Il complesso, di proprieta privata, è ora sede di una fondazione che lavora per il definitivo recupero del ruolo culturale e storico dell'abbazia.
Nel 1361 l'abbazia genovese di Santo Stefano acquistava il terreno per edificarvi una nuova costruzione. Da allora la Cervara è cresciuta e si è arricchita.
Nasce così la Congregazione di San Gerolamo della Cervara: il monastero era esente dai controlli locali, dipendeva dalla Santa Sede, il suo priore rimaneva in carica fino alla morte. Grazie all'esenzione di pesanti gabelle, lo stato di privilegio è cresciuto sempre più, tanto da ottenere da papa Eugenio IX, nel 1435, la facoltà di assolvere pirati e usurai da qualunque reato o pena mediante l'erogazione di una somma di denaro per la nuova fabbrica.
La Cervara è diventata abbazia nel 1546 e, in seguito a violente scorrerie viene fortificata con torri di difesa e subisce notevoli trasformazioni architettoniche, fra cui la costruzione dei chiostri. Nel 1798 comincia una rapida decadenza: in seguito alla soppressione delle corporazioni religiose imposta dal regime napoleonico il monastero viene abbandonato, saccheggiato e ridotto a casa colonica.
Il complesso, di proprieta privata, è ora sede di una fondazione che lavora per il definitivo recupero del ruolo culturale e storico dell'abbazia.