La mostra “Cibo per gli Antenati, Fiori per gli Dèi”, in programma dal primo aprile 2017 e prorogata al 13 gennaio 2019 al Museo Chiossone di Genova, presenta la collezione di manufatti in bronzo e metallo dalla dinastia Song Meridionale (1127-1279) fino alla fine del secolo XIX, importati in Giappone a cominciare dal periodo Muromachi (1393-1572).
L’esposizione nasce da un simposio internazionale “Antichi bronzi cinesi in Giappone e Italia”, svoltosi all'Istituto Giapponese di Roma e frutto di collaborazione con il Museo d'Arte orientale Chiossone di Genova, che ha trattato della genesi e riscoperta degli utensili e delle radici storiche e culturali di arti e stili di vita del Giappone come l'ikebana e la cerimonia del tè.
I vasi in bronzo della Cina arcaica furono usati dal secondo millennio a. C. fino alla fine della dinastia Han nel secolo III d.C. per le offerte rituali di carni, cereali e bevande fermentate agli Antenati. In epoca storica, al tempo della dinastia Song Settentrionale (960-1127), furono riscoperti per ricostruire i riti antichi e documentare il vasellame rituale in bronzo dell’Antichità, con l’uso di classificazioni e catalogazioni illustrate e con la riproduzione in bronzo e ceramica degli esemplari arcaici.
La mostra documenta il plurisecolare interesse cinese per le antichità e il gusto, coltivato dall’aristocrazia militare giapponese e dai maestri del tè, di collezionare vasi cinesi in bronzo per comporre i fiori (hanaike 花生). Il Museo Chiossone ospita una importante collezione di bronzi dalla Protostoria (i periodi Yayoi e Kofun, secoli III a. C – VII d.C.) fino al tardo periodo Meiji (1868-1912).
Il Museo Chiossone raccoglie l’importante collezione d'arte giapponese e cinese del genovese Edoardo Chiossone (1833-1898). La mostra vanta prestiti importanti, provenienti dal Museo Nazionale d’Arte Orientale di Roma, dal Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma e da collezioni private.
Per informazioni: www.visitgenoa.it